
Ipertermia
Questa tecnologia è presente al centro Bernstein di Domegliara (al primo piano sopra il supermercato Martinelli, in Via Diaz n.4).
Il calore da sempre è stato impiegato per la cura delle tendinopatie e delle patologie reumatiche-articolari. Negli ultimi decenni è via via cresciuto l'interesse per le applicazioni delle microonde per indurre riscaldamento localizzato (Guy 1984; Ishihara et al, 1985). Le microonde diffondono molto facilmente attraverso i tessuti poveri di acqua (adiposo e osseo) nei quali è poca l’energia elettromagnetica che si trasforma in calore. Al contrario perdono energia attraverso tessuti ricchi di acqua (tessuto muscolare) nei quali avviene la trasformazione dell’energia elettromagnetica in calore. In definitiva è principalmente nel tessuto muscolare che l'energia delle microonde si trasforma in calore.
Il calore prodotto diffonde nei tessuti circostanti per conduzione, ma soprattutto attraverso il sistema circolatorio (Leden et al, 1947; Olmi et al, 1997). Proprio per queste caratteristiche l’ipertermia elettromagnetica è utilizzata in fisioterapia con diversi dispositivi che, usando diverse frequenze del campo elettromagnetico o consentendo, attraverso particolari antenne maggiormente focalizzate e munite di bolus termostatato, il riscaldamento in profondità, hanno dato il nome a diverse modalità terapeutiche (marconiterapia, radarterapia, ipertermia) fondamentalmente coincidenti nell’effetto indotto, cioè un significativo riscaldamento localizzato. Il calore fino ad un certo livello, agisce sui tessuti: 1)aumentando il flusso sanguigno. Lo stato di iperemia (vasodilatazione localizzata ed aumento della velocità del flusso ematico) permette un aumento degli scambi con il sangue di sostanze necessarie per i processi riparativi ed una più rapida eliminazione delle sostanze tossiche; 2) riducendo l’edema. Lo stimolo dell’attività macrofagica che permette una più rapida rimozione di scorie (detriti cellulari, residui di calcificazioni, ecc.) accelera i tempi di risoluzione della risposta infiammatoria; 3) stimolando una più rapida ed efficace riparazione del danno tissutale grazie all’esaltazione, prodotta dal calore, del metabolismo cellulare in genere; 4) aumentando l’estensibilità del tessuto collagene (nei tendini, nelle capsule articolari, nelle cicatrici); 5) riducendo lo spasmo muscolare; 6) riducendo la rigidità articolare; 7) riducendo il dolore (aumento della soglia del dolore per azione diretta del calore sulle radici nervose e per azione indiretta stimolando secrezione di endorfine). I diversi studi sperimentali e l’ormai lunga consuetudine clinica hanno confermato l'efficacia dell’ipertermia come valido ausilio nel trattamento delle comuni patologie ortopediche, dove viene ormai impiegata in modo routinario. La terapia non prevede disagi significativi né effetti collaterali per il paziente. Per ciò che riguarda le controindicazioni all’utilizzo dell'ipertermia valgono le stesse norme osservate per tutte le altre forme di termoterapia.