Osteopatia

L’OSTEOPATIA si propone di preservare la normale integrità strutturale del corpo; utilizzando tecniche di terapia manuale si interviene direttamente sull’organismo basandosi su una concezione olistica (di insieme o di totalità) che risponde pienamente all’esigenza dei pazienti che vogliono essere curati come persone e non come una serie di funzioni scollegate le une dalle altre.

L’induzione del potente effetto terapeutico è basato sulle capacità innate di guarigione spontanea del corpo umano, il quale è dotato di una sua specifica intelligenza, che lo porta ad assestarsi nelle condizioni di massimo comfort e minimo dispendio energetico possibile.

A seconda dei casi e delle diverse fasi patologiche, si interviene con diverse metodiche:

STRUTTURALE: tecnica manipolativa articolare, ovvero ricerca di normalizzazione della mobilità e dell’atteggiamento delle articolazioni, che cerca quindi di mettere fine ad anormali tensioni muscolari, legamentose, capsulari e fasciali.

Tale tecnica ci consente di intervenire in una serie di patologie muscolo-scheletriche legate soprattutto alla colonna vertebrale, ma non solo.

E’ particolarmente efficace se associata a tecniche di ginnastica posturale.


CRANIO-SACRALE: è un approccio terapeutico nato circa un secolo fa in America, basato su alcune osservazioni anatomiche, fisiologiche e cliniche. E’ particolarmente efficace nei casi di emicrania, nevralgia del trigemino, disturbi agli occhi, alle orecchie, allergie, asma, ansia, sciatica, mal di schiena, disturbi comportamentali e di
apprendimento nei bambini.

FASCIALE: il termine sarebbe improprio, poiché si intende un approccio che si estende al tessuto connettivo in genere partendo dalle fasce del corpo e dalla loro capacità di muoversi secondo la respirazione. E’ particolarmente efficace nelle fasi acute di congestioni venose e linfatiche, piuttosto che di tensioni miofasciali, infiammazioni, contratture, dolori mestruali, ac-cumulo di tossine.

VISCERALE: questo tipo di approccio si occupa non tanto dell’organo, ma di quello che gli sta attorno.

Infatti tutti i processi infiammatori, le tensioni e le cicatrici, determinano una risposta di tensione fasciale con la modificazione degli assi di mobilità viscerale. Ne consegue un’alterazione di movimento che il corpo cerca di adattare creando compensi viscero-somatici.

I nostri osteopati:

- dott. Giorgio Pasetto (strutturale e fasciale)
- dott. Christian Avesani (craniosacrale e strutturale)
- dott. Riccardo Oliboni (strutturale, viscerale)
- dott. Andrea Framarin (strutturale e fasciale)
- dott.ssa Elena Zanotto (pediatrica, viscerale, cardiologica)
- dott. Mirko Martini (strutturale e fasciale)

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